Si chiamano “trekky sandals” ma non aspettatevi certo di utilizzarli per fare trekking in montagna. Sono l’alternativa alle classiche Birkenstock Arizona, già viste e molto utilizzate nella moda (pensate anche alle collaborazioni con i brand del pret-a-porter) e quindi degne di essere sostituite da un nuovo ed entusiasmante trend.

D’altra parte la moda è ciclica, e ogni stagione le griffe devono stimolare i consumi con nuove idee. Ebbene, come spesso accade in questa industria, le contaminazioni arrivano da mondi diversi, a volte anche lontanissimi. In questo caso, l’evoluzione dei comodi sandali per camminare guarda dritta verso le scarpe da montagna. In che modo? Con suole ispirate agli scarponcelli da trekking, come Timberland, o quelli ancor più professionali per arrampicarsi su rocce e montagne. Sono le versioni radical chic dei modelli da trail o da hiking. Resi celebri anche perchè indossati dalle celebrities (Emma Stone e Willem Dafoe nel film Kinds of Kindness) ma anche da tante, tantissime influencers.

Dunque tutto parte dalla suola, pensata per essere comoda, sostenere la schiena, aiutare nella camminata e offrire un perfetto ”grip”, quindi per non scivolare. In effetti molti di questi modelli sono stati pensati proprio per adattarsi anche all’uso in acqua. Da qui, per rendere i trekky sandals un po’ più femminili sono stati aggiunti dettagli come fiori, nastri stile bandana, fasce in neoprene, cinghie, perle e addirittura cristalli. Non pensate però che ci sia poca coerenza nell’arrivo di questo nuovo trend. Si tratta, infatti, di una tendenza che segue l’evoluzione della mania per gli anni Y2K, che – per chi c’era al tempo – volevano dire solo zeppe e suole esagerate. Ebbene, dopo le sneakers dalle suole chunky ora tocca ai sandali da trekking.