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Questo pezzo è stato scritto da un professionista e non con il supporto dell’IA

Il country chic Schiap o il power dressing di Stella? Tutti i trend per l’AI 25/26

Il tex-mex di Schiap

Dopo New York, Londra e Milano, è con le sfilate di Parigi che si conclude il mese delle sfilate dell’autunno/inverno 2025/26: 72 show, alcuni attesissimi. Tanti i trend in passerella, così come le celebrities, arrivate da ogni parte del globo.

Da Stella McCartney è arrivata nientemeno che Cameron Diaz, che frequenta poco gli shows, ma ha assistito entusiasta alla presentazione della collezione ‘dal laptop alla lapdance’. In prima fila anche Kate Moss e Brigitte Macron.
Tra computer, fotocopiatrici e scrivanie sfila un guardaroba fatto di bellissimi cappotti, pelliccia tricottata in maglia effetto Mongolia, tailleur maschili e tubini dritti. Insomma un power dressing contemporaneo. 

Stella Mccartney AI 25/26 - Credits launchmetrics/Spotlight
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Schiaparelli by Daniel Roseberry invece mixa atmosfere in stile Texas con l’heritage della maison: completi dalla linea a clessidra, giacche “Fit and Flare”, cinture texane con serratura e aragosta. Sempre forte il contrasto tra maschile e femminile, con gonne a colonna in fil coupé e corsetti, sempre con pellicce. Ai piedi sandali o camperos

Schiaparelli AI 25/26 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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La riflessione sull’intimità di Valentino

La collezione Valentino per l’autunno/inverno 2025/26, chiamata ”Le Méta-Théatre Des Intimités”, porta in passerella il massimalismo di Alessandro Michele elaborando i capi destinati alla sfera dell’intimità ma anche i must della maison.
Sfilano preziose maglie di pizzo, body e reggiseni in seta, corsetti, maglie nude-look ma anche gonne di tulle, cappotti e pellicce.
Già amatissimo il mix jeans 5 tasche da abbinare a top in stile corsetteria.
E poi, i codici di stile della maison romana, quindi fiocchi e balze, pantaloni anni Sessanta, mini abiti animalier, blazer anni Ottanta ed elegantissimi abiti da sera.

Valentino AI 25/26 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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La danza di Chanel

Tuffo nel passato anche da Chanel, con gonne in tulle trasparente che richiamano il mondo, ma anche il classico tweed, maniche a sbuffo, rouches, colletti, perle e tanti fiocchi.

Chanel AI 25/26 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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Dal boho alla seduzione del tailoring

Chloé by Chemena Kamali punta sempre sul boho anni Settanta con maxi abiti ampi e abiti plissé, bolero in pelliccia o gonne a sirena, rouches, trench in pelle e slip dress con inserti di merletto. Torna la famosa “paddington bag” col maxi lucchetto, debutta una nuova borsa con fibbia a cuore. E poi tante collane, ciondoli e charms sulle scarpe.

Chloe AI 25/26 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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Da Dries Van Noten invece ha debuttato Julian Klausner, con uno show all’Opéra Garnier: 56 look tra cappotti damascati con colletti preziosi,  abiti in raso di seta, trasparenze,  perline e nappine all-over sugli abiti, cardigan con corsetto-cintura in pelle. Bello il completo blu Klein e il bomber dalle maniche vaporose.

Van Noten AI 25/26 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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C’è poi Andreas Kronthaler per Vivienne Westwood, che a due anni dalla scomparsa della moglie  (morta a dicembre 2022) ha voluto celebrare la sartorialità Made in England. “Non c’e niente di più sexy di un completo” ha detto presentando una collezione all’insegna del power dressign dal gusto punk, fatta con tessuti tradizionali come l’Harris Tweed in tutti i colori, lo Scottish tartan e la lana Yorkshire. Da desiderare i completi sartoriali stile Savile Row, creati da Kronthaler in omaggio a Londra e a Vivienne. 

Kronthaler Westwood AI 25/26 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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Le sfilate tra ricerca ed heritage

Hermès ha sfilato alle scuderie della Garde Républicaine presentando i suoi classici, quindi impermeabili, blazer e spolverini, giacchine da cavallerizza, cappe e caban. Poi anche pantaloni dritti e denim rifinito da piping in pelle. Su tutto soffice maglia in cashmere.

Hermes AI 25/26 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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Nella Galerie de Géologie et de Minéralogie di Parigi è arrivato invece Seán McGirr, direttore creativo di Alexander McQueen, alla sua terza  collezione femminile del brand. Da guardare, per ispirarsi, i micro abiti con multi pannelli, ma anche i cappotti neri in doppio cashmere che segnano una collezione più matura. Un’evoluzione non da poco dalla collezione di debutto.

McQueen AI 25/26 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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Zimmermann come sempre propone uno stile romantico e seducente: abiti lingerie e vestaglie, vestiti di organza trasparente, ma anche mantelline, i tailleur e top crochet. Da guardare con attenzione anche la collezione disegnata da Chitose Abe per la sua Sacai: tra classico e avanguardia, propone blazer scomposti, cappe con le frange,  camicie over e bomber con volumi particolari. 

Zimmermann AI 25/26 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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Marine Serre ha sfilato alla Monnaie de Paris: iconiche tute con le mezzelune (il suo simbolo), bustini sagomati, cappotti dalle spalle larghe, abiti con effetti trompe-l’oeil.

Marine Serre AI 25/26 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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Sempre raffinatissimo invece Giambattista Valli: l’abito iconico è drappeggiato dallo stile neoclassico.  Ma ci sono anche gilet con decori bohémien, fiori ricamati di perline, pellicce in maglia effetto Mongolia, camicie stampate.

Valli AI 25/26 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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Da Kenzo, Nigo punta sulla lingerie: canotte e bralette, pantaloni trasparenti, culotte, calzette bianche. Da abbinare a giacche e cappotti in tartan color pastello. 

Kenzo AI 25/26 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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Victoria Beckham invece punta sui completi maschili abbinati ad abiti-bustier, lunghi cappotti decorati.

Victoria Beckham AI 25/26 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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Da segnalare, infine, Undercover, dove Jun Takahashi ha celebrato i 35 anni del marchio con uno show dei suoi pezzi più iconici. 

Undercover AI 25/26 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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La provocazione di Duran Lantink

Da Duran Lantink, la super top Mica Argañaraz ha sfilato con il busto avvolto da un calco in silicone, riproduzione fedele di petto e addome di un uomo. Il modello che l’ha seguita, invece, aveva un busto con la riproduzione di un seno femminile.
Ma il focus è sui  pantaloni sartoriali XXXL. In realtà si voleva evidenziare lo stile college della collezione, con bomber e jeans, trench e pantaloni check, e far riflettere sulla percezione del corpo. 

Duran Lantink AI 25/26 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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