Amotea,Amotea, il brandbrand ResortwearResortwear di DilettaDiletta AmodeiAmodei
WORDS BY STAYINTREND – foto copertina courtesy mm studio / ph Roberta Krasnig
Viaggio alla scoperta dei must-have, tra crochet, stampe, lavorazioni a origami, frange e ricami.
Abbiamo intervistato Diletta Amodei, fondatrice e direttrice creativa del marchio Amotea, un brand Resortwear Made In Italy che propone capi femminili e romantici con uno stile moderno. Il punto di forza sono sicuramente i materiali come il lino, il cotone e la garza, ma anche le lavorazioni particolari che rendono ogni capo unico e speciale. Spesso, inoltre, il marchio collabora con artisti e illustratori che aggiungono un tocco in più ad ogni collezione. In questa intervista abbiamo fatto un viaggio alla scoperta dei must-have di Amotea e della collezione di questa Primavera/Estate 2024, parlando di crochet di cotone, lavorazioni a origami che creano motivi floreali, stampe personalizzate.
Come nasce l’idea di lanciare il brand Amotea?
L’idea di lanciare Amotea, un brand Resortwear made in Italy, nasce da una profonda passione personale: l’amore per la moda, la cultura e lo stile italiani, unito al desiderio dei clienti di avere accesso a prodotti di alta qualità, che interpretino l’artigianato e l’eleganza italiani.
Come possiamo definire il suo Resortwear?
Senza tempo. Ho sempre voluto offrire una proposta che superi i trend stagionali, creando capi femminili e romantici, ma allo stesso tempo attuali, con un design moderno e fresco. Il mio Resortwear è orientato anche verso la sostenibilità, c’è una grande attenzione alla ricerca dei materiali, alcuni dei quali eco-friendly e prodotti attraverso processi produttivi responsabili. Inoltre, il marchio si dedica a creare esperienze e connessioni significative con i suoi clienti, sia online che offline.
Design sofisticato ed expertise sartoriale si combinano in ogni collezione, come si svolge il processo creativo? Dove trova l’ispirazione?
Il processo creativo parte da una grande ricerca, tra fiere, fornitori, mercatini vintage, e poi prosegue con la scelta e la selezione dei tessuti, dai materiali ai dettagli accessori. Successivamente c’è la parte di brainstorming sulla collezione, per poi proseguire con la costruzione del moodboard sulla base delle immagini che raccolgo e che mi ispirano. Uno studio accurato della cartella colori, il passaggio fondamentale con il merchandising, che mi aiuta a strutturare la collezione seguendo un criterio commerciale, fino ad arrivare a un piano di collezione coerente dal punto di vista estetico, produttivo e commerciale.
L’ufficio stile si trova a Roma, quanto conta vivere in una città così ricca di storia per alimentare il processo creativo?
Roma è da sempre un’incredibile fonte di ispirazione per me, è un museo a cielo aperto dove arte e bellezza si fondono. Queste, insieme all’architettura e alla cultura romana, si ritrovano spesso nei colori, nei motivi, nei temi e nelle stampe delle mie collezioni, al fine di creare pezzi unici che catturino lo spirito della città eterna. La stampa con i Leopardi e le palme della collezione SS24, per esempio, si ispirano a una Roma coloniale e ai giardini dell’orto botanico.
Quali sono i capisaldi di questo guardaroba femminile e sofisticato?
Gli abiti daily che possono trasformarsi in abiti da cocktail, a seconda dell’occasione e degli accessori, le camicie over da uomo, da indossare con tutto, dal denim alle maxi gonne o shorts, e le “combo set” composti da top e gonna, top e pantaloni o top e shorts.
Le collaborazioni con artisti, come illustratori, quanto contano nella realizzazione di ogni collezione?
Le collaborazioni con gli artisti sono state sin dall’inizio un aspetto importante per il brand, aggiungono un tocco distintivo a ogni collezione. Inoltre possono portare nuove prospettive, stili e influenze creative al processo di design, contribuendo a creare capi che sono unici e irripetibili. Creano anche una connessione emotiva con il pubblico attraverso il racconto di storie o concetti che si vogliono raccontare.
La collezione di questa estate, quali sono i pezzi iconici?
I pezzi iconici della collezione di quest’estate sono un abito lungo in cotone bianco con una particolare lavorazione a origami che crea dei motivi floreali. È un abito con lo strascico che potrebbe essere indossato anche per un matrimonio sulla spiaggia. Oppure l’abito in maglia fatto a mano in crochet di cotone, con una trama a rete, un “fuori acqua” da indossare sopra al costume durante un aperitivo in barca o in un beach club. È uno dei nostri abiti carry over insieme al corpetto con le coppe, tutto stampato e ricamato con perline.
Tre must-have di Amotea, quali?
Materiali ricercati, stampe personalizzate, frange e ricami.
Quali sono i materiali preferiti delle sue collezioni?
In assoluto il lino, il cotone, la garza. Amo anche i tessuti operati, quelli un po’ speciali, con lavorazioni particolari ma sempre possibilmente naturali.
In quali mercati è presente il brand?
Il brand attualmente è presente in Italia, Spagna, Portogallo, nei paesi del Middle East e in USA.
Ha nuovi progetti in cantiere? Nuove collaborazioni?
Ce ne sono tanti all’orizzonte. Tra gli obiettivi c’è sicuramente l’espansione dell’offerta merchandising, includendo anche gli accessori, magari attraverso collaborazioni iniziali. Poi valuteremo. Vorrei espandere il brand e distribuirlo nelle boutique delle più prestigiose catene di lusso di hôtellerie, sia in Italia – dove già siamo presenti presso il resort Borgo Egnazia, l’hotel Il Pellicano e la boutique di Palazzo Avino – che all’estero. Inoltre, in futuro c’è il desiderio di aprire una boutique monomarca in un’iconica località vacanziera italiana, come Capri, Portofino o Forte dei Marmi.
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