22 Aprile, la giornatagiornata delladella Terra:Terra: le nuove capsule e i progetti ”green”
WORDS BY STAYINTREND – Foto di copertina credits: TG Botanical – Launchmetrics/Spotlight
Il tema è ”Planet vs Plastic”: riuscirà la moda a ridurre del 60% l’uso della plastica entro il 2040?
Molto prima delle proteste avventurose di Greta Thunberg e dei blitz degli attivisti di Ultima Generazione, 20 milioni di americani sono scesi in piazza per manifestare preoccupazione per il cambiamento climatico e l’inquinamento. Era il 22 Aprile 1970, la prima marcia pubblica dedicata al Pianeta. Fu il Senatore americano Gaylord Nelson ad organizzarla, reclutando un giovanissimo attivista, Denis Hayes, con cui coinvolgere gli studenti dei campus universitari (ispirato dalle proteste anti-guerra di quel periodo). Perchè il 22 Aprile? Fu scelta una data a metà tra lo Spring Break (le note vacanze per gli studenti Usa) e gli esami. Così nacque l’Earth Day, una giornata dedicata ad iniziative che ci ricordano quanto è importante tutelare il pianeta che ci ospita. Dal 1970 a oggi ha mobilitato milioni di cittadini dando vita al moderno movimento ambientalista (attivo in 192 paesi). Un movimento che coinvolge anche la moda – una delle industrie più inquinanti del pianeta. Il tema di quest’anno è un impegno con il mondo: ridurre del 60% l’uso della plastica entro il 2040.
Le novità e le capsule di moda in vendita da oggi
Ci riuscirà anche la moda? Dai tessuti sintetici come il poliestere e il nylon, utilizzati in ogni parte del mondo, fino agli imballaggi dei pacchi che vengono recapitati a casa, la plastica è ovunque. Ma le griffe si stanno mobilitando per favorire uno shopping consapevole: tanti marchi lanciano proprio oggi delle collezioni ad hoc, ma ci sono anche brand eco-etici al 100% (come TG Botanical). Tra le novità, Motivi presenta Second Life una capsule collection realizzata utilizzando le rimanenze di tessuti e applicazioni: è composta da due jeans in edizione limitata, con lavaggi differenti, vita alta e fit skinny (in vendita da oggi).
Càpe Concept invece è un nuovo progetto sartoriale etico ed eco-sostenibile che usa il filo Econyl, prodotto al 100% attraverso il recupero e la rigenerazione di rifiuti di nylon.
Anche l’azienda umbra Cruciani (nota per il cashmere) presenta una nuova capsule collection realizzata con filati biologici (lino, seta, cotone, cashmere), trattamenti e lavaggi sostenibili (con un risparmio idrico di oltre il 40%).
L’azienda di pantaloni sartoriali GTA lancia invece il modello Alessandro, realizzato in fibra d’ortica, un materiale simile alla canapa ma molto più resistente, completamente biodegradabile e coltivato senza l’uso di pesticidi. E anche le calzature diventano green. Baldinini con l’azienda ACBC, lancia una collezione di calzature sostenibili: la suola è realizzata con materiali ottenuti da scarti di lavorazione di suole e gomma; nella tomaia ci sono invece materiali vegani ottenuti dal riciclo delle di materie plastiche e fibre di poliestere.
E se questo non vi basta, sul sito di LuisaViaRoma c’è una nuovissima (e ricca) selezione di brand pensata proprio per l’Earth Day. Alcune dritte? St. Agni è un brand di lusso creato nella città costiera di Byron Bay, in Australia, da Lara e Matt Fells. La filosofia è quella del “less is more”, usando tessuti naturali.
C’è The Garment, che da sempre ha un approccio che trascende la stagionalità delle tendenze, oppure Marine Serre, già un brand di culto, che dà vita a nuovi capi a partire da fibre rigenerate e pezzi di tessuto upcycled (è un nuovo stile eco-futurista).
Da vedere anche Johanna Ortiz con uno stile tropicale, elegante, artigianale, divertente, messo a punto con gli artigiani della Colombia. Se amate il denim, occhio a Triarchy, un brand di lusso creato nel 2011 da Mark, Adam e Ania Taubenfligel: nel 2016 hanno messo in pausa la produzione per provare a ridurre l’impatto ambientale dell’azienda. Dopo tre anni di ricerca, Triarchy è ripartito, con una collezione di jeans super sostenibili. Una dimostrazione che, con l’impegno, un futuro più ”green” è possibile.
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