Dai FioriFiori del DesertoDeserto alle MarzianeMarziane Fascinose,Fascinose, HauteHaute CoutureCouture P/E 24
SCRITTO DA ALESSIA VILIGIARDI – foto copertina credits Launchmetrics/Spotlight
In questi giorni, Parigi si è illuminata con le sfilate dell’Haute Couture delle grandi maison per la primavera/estate 2024. Cosa ci ha colpito? Fendi ha esplorato il futurismo, Elie Saab si è ispirata a Marrakech, Valentino ha ribaltato le regole del Salon, Dior ha creato un’aura di ricordi, Schiaparelli ha guardato alle stelle, mentre Giorgio Armani ha giocato con 94 storie differenti. Ma scopriamo insieme nel dettaglio i capolavori di queste maison.
Fendi, Kim JonesJones e il futurismo di Karl Lagerfeld
Kim Jones, direttore artistico Couture e Womenswear di Fendi, ci trasporta in un viaggio futuristico, ispirato al suo predecessore: ''Ho pensato al futurismo di Karl Lagerfeld con Fendi'' - ha detto - “Nella collezione c’è il corpo, la silhouette e il lavoro manuale della couture.''
In effetti la nuova collezione è un autentico tributo alle competenze supreme degli artigiani degli atelier Fendi: dalle ricamatrici ai sarti, dai modellisti ai pellettieri, dalle sarte ai pellicciai. Il punto di partenza è la nuova silhouette, a "Scatola", caratterizzata da un taglio geometrico preciso del motivo flou che crea nuovi volumi in tessuti come il gazar di seta. Il tailleur, con tagli rigorosi, abbraccia elegantemente la forma del corpo femminile, utilizzando tessuti sartoriali tradizionalmente maschili come il super kid mohair. Gli abiti in maglia a costine rialzate sono realizzati con i migliori filati di cashmere e vigogna e si avvolgono alla silhouette con imbracature "Shibari".
Elie Saab ee i fiori del deserto
Immaginate il cuore di una medina incantata, dove il tempo scorre a ritmo della brezza del deserto. Qui prende vita la magia dell'haute couture di Elie Saab.
Continuate a immaginare: i vicoli labirintici promettono incontri meravigliosi ad ogni angolo, pensate ai petali di una rara rosa del deserto, simile a quella narrata nei versi degli hakawati, i cantori di storie.
In questo scenario incantevole, Elie Saab unisce texture sontuose e linee scolpite per creazioni che respirano la sensualità di un’immaginifica Marrakech. Gli abiti a clessidra con scollature a cuore sono avvolti da aromi opulenti di ambra e legno di sandalo. Le maniche a mantella, con frange di paillettes e sinuose code di sirena tempestate di perline, tracciano un'eterea scia di luce. Nel fulcro nascosto della casbah si materializza la mitica rosa del deserto: la sposa di Elie Saab compare tra foglie dorate e scintillanti che si fondono armoniosamente con arabeschi reali in uno strascico nuziale. Tra gli ospiti anche la meravigliosa JLo.
Valentino, un innoinno alla vera essenza della Couture
La collezione si chiama Salon: Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valentino, ha omaggiato sapientemente tradizione e innovazione. E’ un guardaroba moderno che riflette la contemporaneità. Ciascun elemento, esaminato attentamente, contribuisce a creare un'armonia di contrasti sincronici, con accostamenti inattesi di colori, texture e significati essenziali. Con questa collezione Piccioli vuole evocare una libertà di stile che è sinonimo di amore per la vera moda.
Dior, l'alta modamoda tra sacralità e aura contemporanea
Schiaparelli: un tributotributo alla passione astronomica
Schiaparelli torna indietro nel tempo fino al 1877, quando lo zio di Elsa, Giovanni Schiaparelli, fece una scoperta scientifica non di poco conto. Direttore dell'Osservatorio di Brera a Milano, Schiaparelli rivelò una serie di canali su Marte (area grande come il Grand Canyon), dando inavvertitamente inizio alla passione per lo spazio e la vita che vi si nasconde. Anche Elsa si occupava notoriamente di astrologia: guardare le stelle era decisamente un’occupazione di famiglia.
Questa collezione di alta moda - quindi - è un omaggio a quell’ossessione, oltre che uno studio sulle contraddizioni: l’eredità e l’avanguardia, la pura bellezza e la provocazione, la terra e il cielo. Ma come l’arte (e la natura) ci insegnano sempre, le cose e le idee che sembrano diametralmente opposte tra loro possono anche combinarsi per creare sorprendenti chimere.
Giorgio Armani 'Couture'Couture en jeu'
Al Palais de Tokyo, Giorgio Armani ha dimostrato che la passione per la moda non conosce limiti. Dal titolo 'Haute Couture en Jeu', la collezione si compone di 94 look, tra cristalli scintillanti e abiti fiabeschi.
La sfilata è come un viaggio da Occidente a Oriente, un percorso che attraversa culture diverse.
Gli abiti evocano suggestioni orientali, tra kimoni, bustier ricamati e abiti in pizzo. I pantaloni in seta morbidi e le giacche aggiungono un tocco di modernità, creano un equilibrio tra tradizione e contemporaneità.
Dall'iconico blu royal di Armani, la palette di colori si snoda attraverso nuance pastello, dal rosa pallido al verde giada.
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